L’Accademia riapre in sicurezza: dal 15 giugno sono riprese le lezioni di strumento in presenza

Il 15 giugno l’Accademia Internazionale “Incontri con il Maestro” di Imola ha riaperto l’attività didattica in presenza con la programmazione delle lezioni in sede. Definito il protocollo aziendale con tutte le misure anticontagio necessarie per tutelare la salute di allievi, maestri e dipendenti, l’Accademia ha riattivato le lezioni convinta che la qualità dell’insegnamento che la contraddistingue debba continuare ad essere trasmessa in presenza, modalità in cui è possibile garantire la ricerca del bel suono nello stretto dialogo fra docente e allievo.
La specificità delle lezioni che si svolgono all’Accademia di Imola ha consentito di potersi riorganizzare più agilmente dal momento che le lezioni sono sostanzialmente one-to-one maestro-allievo ed escludono di per sé occasioni di assembramento.
A fine giugno si è anche svolta la prima sessione degli esami degli insegnamenti teorici dei corsi di laurea di Storia della Musica, Estetica e Ear Training. Le prove si sono svolte con i docenti in sede e gli allievi alcuni in presenza e alcuni online.

“Per la riapertura dell’attività didattica in presenza  –  evidenzia Angela Maria Gidaro, Sovrintendente e Preside dei Corsi Equipollenti della Fondazione Accademia Internazionale “Incontri con il Maestro” di Imola – l’Accademia si è mossa istituendo una ‘task force’ composta dal responsabile della sicurezza, dal medico competente, dal responsabile dei lavoratori e dal sovrintendente.
Le misure anticontagio – chiarisce –  prevedono una serie di azioni tra le quali il rispetto delle distanze di sicurezza, l’igienizzazione costante e quotidiana degli spazi comuni, dei punti di contatto e degli strumenti musicali tra i cambi di lezione. Inoltre, a maggior tutela, sono stai predisposti dei pannelli trasparenti divisori tanto negli uffici quanto nelle aule.
A parte alcuni casi di necessaria tutela per alcune fragilità – racconta la Sovrintendente Gidaro – l’attività è ricominciata in progressione percentuale raggiungendo ad oggi l’80% della frequenza. La gestione più problematica riguarda gli studenti stranieri sia UE che extra UE che momentaneamente hanno delle difficoltà evidenti nel viaggiare. Per questi casi l’Accademia si sta organizzando al fine di garantire comunque una continuità didattica anche su piattaforma online fino al termine dell’emergenza covid.”

“Un’Accademia della nostra portata non può lavorare senza la presenza dell’allievo – dichiara Franco Scala, Fondatore e Coordinatore didattico della Fondazione nonché Direttore dell’Accademia Pianistica – perchè l’eccellenza opera sulla trasmissione delle emozioni e fare questo online non è possibile. Come si può far assaggiare un vino per telefono o far percepire la bellezza di un quadro con una foto?
Stanno nascendo piattaforme digitali con una qualità di riproduzione molto alta, anche se queste non possono essere considerate una totale alternativa all’esecuzione dal vivo bensì solo una momentanea possibilità di tamponare la situazione.
Siamo in emergenza – commenta il Maestro Scala – ed è giusto cercare di salvare qualsiasi espressività musicale, per questo stiamo lavorando per consentire agli studenti più lontani di poter effettuare gli esami di ammissione online nel caso si rendesse necessario a settembre.
Anche se – sottolinea nuovamente il Fondatore dell’Accademia di Imola –  questa modalità non deve diventare un’abitudine, perchè la musica perderebbe la sua vera anima e questo è inaccettabile.
La tecnologia, nel nostro caso, va usata solo in caso di emergenza ed era necessario riprendere al più presto le lezioni in presenza, naturalmente in sicurezza.”

Il consiglio agli studenti da parte del Maestro è quello quindi di stare vicino ai propri insegnanti, proprio per mantenere quel contatto che è alla base della musica stessa.

La Sovrintendete Angela Maria Gidaro Gidaro ricorda come l’Istituzione sia stata tempestiva nella chiusura immediata delle attività già il 24 di febbraio per salvaguardare, nella prima fase covid, la salute dei propri allievi, docenti e dipendenti. A seguito della chiusura, è stata attivata la didattica online per le materie teoriche dei percorsi di laurea, mentre per quelle di strumento non è stata intrapresa una modalità digitale. Piuttosto si è operato incentivando allievi e docenti a mantenere un dialogo anche attraverso ascolti e consigli su registrazioni e contatti  multimediali.

“Durante i mesi di lockdown – spiega Gidaro –  l’Istituzione ha colto l’occasione per ultimare il perfezionamento della trasformazione in Fondazione: ha migliorato la struttura interna e definito con maggior vigore gli indirizzi musicali suddividendo l’attività in otto specifiche Accademie – tante quante sono gli indirizzi del corsi di laurea: Pianoforte, Violino, Viola, Violoncello, Flauto, Chitarra, Musica da Camera e Composizione – coinvolgendo Direttori e docenti di chiara fama internazionale.
Anche sotto il profilo giuridico-gestionale l’Istituzione ha compiuto un vigoroso passo in avanti definendo un piano programmatico pluriennale e valorizzando la reputazione della Fondazione non soltanto nel processo primario della formazione ma anche nel processo organizzativo.  Il tutto – chiosa la Sovrintendente –  è stato possibile grazie al sentito impegno da parte del nuovo consiglio di amministrazione guidato dal Presidente Corrado Passera.”

Per l’estate 2020, il consueto appuntamento con l’Imola Summer Piano Academy and Festival verrà posposto al fine di organizzarlo nel rispetto delle normative di sicurezza per l’organizzazione degli eventi e degli spettacoli dal vivo. Ciò determinerà purtroppo un’esclusione delle attività e dei progetti con l’Est asiatico e con gli Stati Uniti, ma allo stesso tempo consentirà un riavvio dei concerti che legano l’Istituzione al suo pubblico e al territorio.
Il progetto è in corso di strutturazione con l’auspicio di poterlo svolgere nel mese di settembre.