Palazzo Monsignani Sassatelli

Assieme all’attiguo palazzo Della Bordella, collocato all’angolo con via dell’Inferno, Palazzo Monsignani costituiva un unico insieme. Originariamente proprietà degli Alidosi, signori di Imola dalla metà del XIV secolo circa e fino al 1424, venne acquistato dai Sassatelli nel 1369, ingrandito e ricostruito. Ultimato nel suo aspetto attuale dopo il 1522, la sua imponente struttura esterna si affaccia sulla via Emilia con basamento a scarpata. L’entrata principale, ubicata ora al civico n. 69, conduce ad un cortile porticato formato da esili colonne in arenaria, con capitelli recanti gli stemmi di Giovanni Sassatelli detto Cagnaccio, capo della fazione guelfa della città. L’entrata di servizio per le stalle era invece quella che attualmente guarda la retrostante Piazza del Duomo.Il palazzo non era solo la sede della corte dei Sassatelli, ma ospitava anche le milizie private che da qui partivano per scorribande sanguinose contro l’opposta fazione dei Vaini. Fu probabilmente nei saloni al piano nobile che nel marzo del 1501, durante una festa di carnevale organizzata da Cesare Borgia, fu ucciso a tradimento il cavaliere Guidarello Guidarelli, il cui celebre monumento funebre si può ammirare a Ravenna presso il Museo d’Arte della città di Ravenna. Il palazzo, ora di proprietà privata, ospita  al primo piano alcune aule utilizzate dagli anni 2000 dall’Accademia per le lezioni del corsi di alta formazione musicale e la sala da Concerti “Mariele Ventre”.

 

Sala “Mariele Ventre”

L’ampio salone ospitò negli anni 1950-60 il Cinema Italia, rimase chiuso per molti anni e fu poi riadattato a Sala da Concerti dall’architetto Mario Giberti.
Su proposta della Fondazione per la Cultura, nel 2003 la Sala da Concerti di Palazzo Sassatelli è stata  intitolata a Mariele Ventre, grazie al contributo della Fondazione “Mariele Ventre” che ha reso possibile gli allestimenti interni.

L’auditorium conta attualmente 199 posti di capienza per il pubblico; il palco, realizzato interamente in legno per soddisfare le esigenze di amplificazione del suono,  ospita due pianoforti Yamaha grancoda da concerto. Di forma rettangolare, la sala si presenta spoglia senza particolari decorazioni e con un originale soffitto a carena di nave  che poggia su antichi peducci. Nel foyer possiamo trovare alcuni strumenti verticali e a tavolo dell’ottocento di valore storico artistico.
La sala presenta due ingressi: quello principale, che prevede la salita dall’imponente scalone settecentesco del Palazzo e che immette direttamente nella sala sita al piano nobile, e quello secondario, che consente un accesso più riservato nel retro dell’auditorium da dove gli studenti possono entrare nelle aule di studio passando attraverso un loggiato decorato da sottili colonne in arenaria.

Attualmente la Sala “Mariele Ventre” è utilizzata per la Stagione Concertistica , per le sessione di esami e per i saggi dell’Accademia di Imola, per effettuare registrazioni discografiche ed è messa a disposizione per iniziative di carattere culturale della Città di Imola.